65° TAORMINA FILM FEST – “SHOW ME WHAT YOU GOT” IN ANTEPRIMA MONDIALE

PHILLIP NOYCE È LIETO DI PRESENTARE L’ANTEPRIMA MONDIALE DI
SHOW ME WHAT YOU GOT
un film di
SVETLANA CVETKO
Il 2 luglio, in occasione della 65esima edizione del Taormina Film Festival, il regista hollywoodiano Phillip Noyce presenterà  Show Me What You Got,  film di cui è produttore esecutivo e debutto alla regia per la già acclamata Direttore della Fotografia Svetlana Cvetko. Il film esamina l’effetto profondo che gli estranei possono avere sulle vite gli uni degli altri, dopo che una scintilla innegabile scocca durante un incontro casuale tra Christine, Nassim e Marcello. Il trio esplora la propria sessualità in un viaggio tra Los Angeles e l’Italia, mentre ciascuno lotta per dimostrare il proprio valore alle proprie famiglie, a se stessi e al mondo che li circonda.
La regista Svetlana Cvetko è rinomata per il suo lavoro in una lunga lista di documentari acclamati dalla critica, tra questi: il vincitore di un premio Oscar® Inside Job, il nominato agli Oscar® Facing FearRed Army nella selezione ufficiale a Cannes, e la vittoria del Premio Speciale della Giuria come Miglior Documentario US al Sundance, grazie al documentario Inequality For All.

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Il film conta sulla partecipazione di un gruppo di attori italiani, Cristina Rambaldi (ballerina di talento, attrice nonché nipote di Carlo Rambaldi, il maestro degli effetti speciali, tre volte Premio Oscar® per la realizzazione di creature del calibro di E.T. ed Alien), l’esordiente Mattia MinasiPietro Genuardi (noto per essere stato uno dei protagonisti in Centovetrine per 14 anni e recentemente nei film Il Destino degli Uomini e Brave Ragazze di Michela Andreozzi) e Giusy Frallonardo (stimata per il suo lavoro in serie TV come Incantesimo e Giovanni Falcone, e co-creatrice del famoso spettacolo teatrale Hell in the Cave), nonché Neyssan Falahi e la vincitrice di ben due premi César, Anne Brochet.

Gran parte della produzione si è svolta in Puglia, con sedi a Noci, Putignano, Monopoli e Bari, oltre alle riprese americane che hanno avuto luogo tra Los Angeles e Joshua Tree. La colonna sonora del film è stata composta da Eric Avery, famoso bassista fondatore dei Jane’s Addiction e attualmente in tournée con i Garbage.

Produttore esecutivo Sergey Sarkisov, produced da David Scott Smith di Double Take Pictures, Inc. & Nick Sarkisov diBlitz Films and co-prodotto da Isabella Roberto di Purple Road Pictures.

Phillip Noyce sarà inoltre premiato con il Premio Arte dal Taormina Film Festival per il suo lavoro e per la sua lunga storia con il Festival. Il suo primo film Newsfront, infatti, è stato presentato per la prima volta nel 1987, proprio in occasione del Taormina Film Festival e La generazione rubata ha avuto la sua prima proiezione fuori dall’Australia a Taormina nel 2002.

Ecco altre foto del film e dal set:

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Ho avuto la possibilità di vederlo in anteprima grazie a una speciale password inviatomi dall’Ufficio Stampa del Taormina Film Fest. Pellicola dalla durata di poco più di un ora e mezza che racconta le vite di tre giovani ragazzi che per un caso si incontrano e questo incontro ha aiutato tutti e tre a superare un periodo brutto pieno di problemi e di dubbi.

Il film parla di come un amore così passionale, anche se dura poco, può cambiarci la vita. Tutti e tre avevano bisogno di qualcosa e quel qualcosa l’hanno ritrovato l’uno negli altri. Un amore a tre che viene raccontato senza mai cadere nel volgare o nel scontato; tutto anzi viene affrontato con enorme naturalezza e, si mi sento di dire, con molta dolcezza. Gli attori sono riusciti a rappresentare una perfetta alchimia  fisica (con sequenze molto sexy) e soprattutto sono riusciti a comunicare l’estremo bisogno di qualcosa di più. Perché per quanto amore si provi spesso quello non basta; abbiamo sogni, speranze, pesi sulle spalle a cui dobbiamo dar conto.

Il messaggio finale a mio avviso è proprio questo: “L’amore arriva quando meno te lo aspetti ma non basta per essere felici. L’amore è un qualcosa in più che aiuta a poterlo essere“.

P.S. Il finale drammatico secondo me non era necessario. Ci sono rimasto malissimo!

 

 

 

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