Ieri, 23 Novembre 2022, per la prima giornata del Catania Film Fest, un grande successo per la serata inaugurale dell’evento, organizzata in memoria del grande Franco Battiato, a cura del gruppo Guarnieri Ensemble e con la presenza di Luca Madonia.
Perfettamente studiata la scaletta ed il succedersi dei brani, che si alternavano alla voce narrante di Giovanni Peligra, ripercorrendo le tappe artistiche e personali del grande cantautore etneo. Nella sala del Centro Culture Contemporanee Zō di Catania, tutti i posti erano occupati da un pubblico partecipativo che vibrava all’unisono, in un vero e proprio spettacolo interattivo che è riuscito a coinvolgere i presenti, riuscendo a creare un’atmosfera intima ed emozionale.
Si è partiti ricordando una frase di Battiato che esprimeva la sua volontà di essere ricordato come un sogno. Ed infatti attraverso l’esecuzione dei brani tratti da uno dei suoi album più intimi “Orizzonti perduti”, pubblicato nel dicembre del 1983, è stato spiegato come il realismo magico ha assorbito totalmente questa sua fase artistica. La filosofia che impernia questa produzione parte, infatti, dalla considerazione che la società del tempo aveva allontanato l’uomo da sé stesso, imponendosi quale realtà alienante, tipica del mondo occidentale. Battiato voleva ricongiungersi, attraverso un procedimento di introspezione, alle sue origini, al sé stesso autentico, ai luoghi della sua infanzia, alle sue origini, ed alle tradizioni della sua terra. Era il periodo in cui la musica classica viveva uno stallo, e la musica leggera si imponeva, in maniera sempre più penetrante nello scenario italiano. In questa fase la sua musica risulta essere una melodia intima che nasce da un’esigenza di ricongiunzione con i ricordi della sua infanzia.
Nel 1985, invece, esce il suo primo disco Cyber punk, dal titolo “mondi lontanissimi”. Questa è la fase in cui l’artista si liberava dalla nostalgia che caratterizzava la produzione precedente per costruire un affresco di speranza per le generazioni future verso la scienza. Ed infatti si parla di astronomia, di Via lattea, di esplorazioni spaziali, di sistemi solari, ma anche di una grande fiducia verso il progresso e verso la tecnologia.
Dopo aver ripercorso musicalmente queste due fasi, la voce narrante ci riporta indietro, e ci vengono riproposti i primi brani pop contenuti all’interno dell’album “Patriots”, pubblicato nell’ottobre del 1980. In quest’album troviamo tantissime citazioni letterarie, satira, ma anche storie di popoli lontani . L’anno successivo uscirà “La voce del padrone”, titolo tratto tra l’altro da un celebre romanzo di Stanislaw Lem, scrittore polacco. Questo è l’album forse più famoso, in quanto contiene i brani più famosi quali “Centro di gravità permanente”, “Cuccurucucù” e “Bandiera Bianca”, brani che ormai fanno parte della cultura popolare Italiana e che sono conosciuti e cantati anche all’estero.
La serata si è conclusa con l’esibizione di Luca Madonia, che ha voluto ricordare l’amicizia più che trentennale con Battiato, le loro collaborazioni ed i lavori insieme, omaggiandolo con una magistrale interpretazione del brano “Summer on a Solitary Beach”, che lo stesso cantò in occasione di un altro concerto in memoria dell’artista, celebrato qualche anno fa nell’Arena di Verona.
E’ stata una serata sorprendente che ha ricordato un grande artista, che ci ha lasciato un’eredità non indifferente, e che ha fatto della canzone amore e luogo di ispirazione. Ringraziamo quindi il grande Direttore Cateno Piazza per l’invito.
A seguire ecco i video di alcune canzoni cantate durante il concerto:
Autore: Chiara Mangano
Foto e Video: Andrea Guarrera