Nonostante i rumor iniziali, riguardo l’ingresso della politica sul palco dell’Ariston, di cui il conduttore Claudio Baglioni è stato accusato, le previsioni sono state smentite dai fatti, che hanno dimostrato come l’Arte si ponga al di sopra di sterili polemiche. A sottolinearlo è stato Claudio Bisio che è intervenuto a difesa dell’omonimo collega improntando un monologo, riuscendo nell’intento di trasformare il chiacchierio in ironia, conquistando subito la platea.
«Passerotto non andare via era un appello rivolto ai migranti affinché rimanessero in Italia». Cosa ancora più grave: «Addirittura 30 anni prima che arrivassero. Diciamolo: è stato Baglioni a ispirarli e a farli venire qui allora!»
Per la prima volta si sono esibiti tutti i 24 artisti in un’unica serata. I temi affrontati sono stati tutti di grande attualità, non banali, ma che analizzano dal profondo la nostra società, e questo si trova in tutte le canzoni in gara, che musicalmente appartengono a tutti i generi: soul, rap, rock, classica Italiana. A fine serata è stata fatta una classifica provvisoria dalla giuria demoscopica, in cui nella zona blu, venivano collocate le canzoni che stanno al top e troviamo: Ultimo, Loredana Bertè, Daniele Silvestri, Irama, Simone Cristicchi, Francesco Renga, Il Volo e Nek. Nella fascia centrale: Enrico Nigiotti, Federica Carta e Shade, Boomdabash, Negrita, Paola Turci, Anna Tatangelo, Arisa, Patty Pravo. Agli ultimi posti, invece: Mahmood, Achille Lauro, Nino D’Angelo e Livio Cori, Einar, Ghemon, Motta, Ex-Otago e The Zen Circus.
Ascoltando i testi, anche noi ci siamo fatti un’idea, e le canzoni che ci hanno colpito rispecchiano un po’ la classifica demoscopica, che non ci ha sorpreso, avendo rispecchiato le nostre previsioni. Infatti, a nostro avviso le canzoni migliori sono state:
- Daniele Silvestri con “Argento Vivo”, sicuramente il testo con più contenuti, in cui vi è un’analisi attenta sul tema dell’adolescenza dei nostri giorni, forse perchè l’artista in prima persona si trova vicino a questi temi avendo due figli adolescenti. Già il titolo “argento vivo” descrive così gli adolescenti, come un’energia viva da non ingabbiare o soffocare dentro le mura domestiche, o dentro le aspettative che i genitori impongono ai figli ancor prima di nascere, a volte troppo alte, che si trasformano in condanna, spegnendo la fiamma viva dell’adolescenza. Le aspettative, i sogni che ogni bambino ha e che non possono provenire da un’imposizione che trasforma la vita in un carcere, senza aver commesso nessun reato, ma condannati ben prima di nascere.
- Simone Cristicchi con “Abbi cura di me”, il testo che descrive l’amore come un sentimento non egoistico, ma come una scintilla divina. Lo stesso Cristicchi ha dichiarato in un’intervista, che ha avuto l’ispirazione all’improvviso come un dono del cielo, infatti l’ha definita una preghiera universale. Il segreto per l’amore vero è mettersi l’uno a fianco all’altro, senza giochi di prevaricazione. Definisce la felicità come una luce che brilla sull’altra faccia di una lacrima, una manciata di semi che lasci alle spalle come crisalidi che diventeranno farfalle. La pazienza del costruire i sentimenti, e l’entusiasmo di stupirsi perché tutto è estremamente fragile, ma anche perdonare perchè l’impresa più difficile è perdonare se stessi.
- Irama con “la ragazza col cuore di latta”, tratta il tema della violenza sessuale. Ha dichiarato che è stato ispirato da una ragazza incontrata nel salento che portava un pacemaker. La canzone parla di Linda, una ragazza che, dopo essere stata stuprata, rimane incinta. Irima punta sulla volontà di andare avanti della ragazza e sull’amore madre/figlio indissolubile.
Lady Megusta
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