Stasera in prima serata su Canale 5 va in onda il film “Mario Francese – Delitto di Mafia“, il secondo di quattro film che compongono il progetto “Liberi Sognatori“.
“Liberi Sognatori” prodotto da TaoDue è incentrato sul racconto di quattro figure emblematiche della cronaca italiana: Libero Grassi (andato in onda domenica scorsa), Mario Francese, Emanuela Loi, Renata Fonte, tutti vissuti tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’90. Un periodo denso di cambiamenti e trasformazioni sociali, ma anche di violenze e oscure trame, in cui quattro persone che hanno semplicemente e coraggiosamente compiuto fino in fondo il proprio dovere di cittadini, di uomini dello stato, di giornalisti hanno dato un esempio che rimane indelebile, combattendo per rendere l’Italia un paese migliore e pagando con la vita i loro ideali di verità e giustizia.
A seguire i dettagli del film in onda stasera:
Marco Bocci
Claudio Gioè
Romina Mondello
regia di
Michele Alhaique
La morte di Mario Francese, cronista di razza del “Giornale di Sicilia”, apre la stagione feroce in cui Cosa Nostra puntò al cuore dello Stato uccidendo i più significativi rappresentanti delle istituzioni in Sicilia. Di tutti, forse è l’omicidio più emblematico perché Francese aveva intuito prima di ogni altro il salto di qualità che la mafia si apprestava a fare. E aveva raccontato l’avidità dei Corleonesi, scesi su Palermo per occuparla militarmente e per saccheggiarne ogni risorsa, ogni spesa pubblica, ogni futuro.
Francese lo scrive, in una lunga, lucidissima inchiesta giornalistica a puntate: gli appalti di
Riina e Provenzano per la diga Garcia, i traffici criminali, il reticolo di amicizie e di compiacenze politiche, le innominabili protezioni. Lo ammazzano per questo, davanti a casa, mentre la moglie e i suoi quattro figli lo stanno aspettando per cena, in una sera del gennaio 1979.
Delitto previsto e preceduto da molti inequivocabili segnali, come i tanti che hanno insanguinato Palermo e la Sicilia in quegli anni, ma destinato all’impunità. Fino a quando il figlio di Mario Francese, Giuseppe, che era bambino quando il padre cadde sotto i colpi del killer Leoluca Bagarella, viene contattato da uno strano personaggio che gli dice che proprio negli articoli di Mario potrà trovare i nomi dei colpevoli.
Giuseppe che aveva vissuto fino a quel momento cercando di mettersi alle spalle il passato, decide di andare a rileggere quegli articoli per cercare le prove necessarie a far riaprire le indagini. Il suo lavoro sarà premiato: riuscirà dopo un enorme lavoro sul passato di suo padre ma anche sul proprio vissuto personale, a ottenere la condanna della cupola di Cosa Nostra per la morte del padre. Poi, stanco e appagato, sceglierà di uscire di scena nel modo più drammatico.
La fiction intende raccontare la storia di entrambi: le indagini giornalistiche di Mario Francese, la tenace ricerca della verità di suo figlio Giuseppe. Fino a un epilogo drammatico che ce li consegna come una straordinaria storia civile ma anche come la prima clamorosa sconfitta giudiziaria per i Corleonesi di Salvatore Riina.