“L’ULTIMA DIFESA – SELVAGGIA LUCARELLI INTERVISTA ANTONIO CIONTOLI” DAL 9 GENNAIO SU DISCOVERY+

I9 gennaio arriva “L’ULTIMA DIFESA – Selvaggia Lucarelli intervista Antonio Ciontoli”, l’intervista esclusiva della Lucarelli ad Antonio Ciontoli dopo la condanna a 14 anni di carcere per omicidio volontario con dolo eventuale di Marco Vannini, ucciso a Ladispoli (vicino Roma) la notte tra il 17 e il 18 maggio 2015.

Per chi non sapesse nulla sull’omicidio Vannini ecco un breve riassunto: “Le carte del processo raccontano che alle 23 del 17 maggio 2015 Marco è a casa Ciontoli e si sta facendo una doccia: entra in bagno, dove sarebbe presente anche Martina, Antonio Ciontoli per prendere due pistole che aveva riposto in una scarpiera.

Marco, racconta il principale imputato, si mostra interessato a queste e lui, per gioco, pensando che l’arma fosse scarica, fa esplodere un colpo, che ferisce Vannini a un braccio. Quaranta minuti dopo, la prima chiamata al 118: a parlare è Federico Ciontoli, figlio di Antonio e fratello di Martina. Dice all’operatore che un ragazzo ha avuto un mancamento per uno scherzo.

La cornetta passa alla madre che chiude il telefono affermando che richiamerà in caso di bisogno. Poco dopo la mezzanotte – ore 00.06 – al 118 arriva un’altra telefonata: stavolta è Antonio Ciontoli, che riferisce di un ragazzo che si è infortunato nella vasca da bagno con la punta di un pettine. L’operatrice sente in sottofondo lamenti e urla di Vannini. L’ambulanza arriva a mezzanotte e 23 minuti: a mezzanotte e 54, Ciontoli al Pit (Posto di primo intervento) di Ladispoli parla di un colpo partito accidentalmente. Viene chiamato l’elisoccorso per trasportare Vannini al Policlinico Gemelli: ben due volte sarà costretto ad atterrare per l’aggravarsi delle condizioni del giovane. Poco dopo le 3 del mattino del 18 maggio, Marco Vannini muore.”

 

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